In Occidente il nuovo anno si festeggia in mezzo alla baldoria, petardi e musica a tutto volume, mentre i balinesi aprono il loro Capodanno in silenzio.
Questo giorno si chiama "Nyepi Day", il giorno balinese del Silenzio, che cade il giorno successivo alla luna nera dell'equinozio di primavera.
Durante il giorno del Nyepi tutto è fermo: niente macchine, niente
aeroplani, niente persone per le strade, ogni cosa in questo giorno speciale è interrotta nelle sue normali attività.
A controllare che nessuno violi le regole del Nyepi sono i "Pecalangs", uomini appartenenti alla "security tradizionale" balinese, vestiti con una divisa nera ed un Udeng o destar (una tradizionale "bandana" balinese che di solito è usato nelle cerimonie).
Il compito principale dei Pecalangs è quello di fermare e controllare qualsiasi attività che disturbi il Nyepi: le persone devono rimanere nelle loro case, la luce è ridotto al minimo o addirittura non consentita, la radio e la TV sono spente e, naturalmente, nessuno lavora.
L'intera giornata passa nel dolce far niente, gli unici rumori sono quelli del latrare di alcuni cani, il cinguettio degli uccelli ed il canto delle cicale.
La frenetica Bali per un giorno intero si ferma grazie al Nyepi: una giornata dedicata all'introspezione e alla meditazione.
I rituali in realtà iniziano due giorni prima del Nyepi con la cerimonia chiamata Melasti.
In questo giorno centinaia di persone provenienti da ogni villaggio si recano in spiaggia a lasciare offerte.
Le donne portano sulla testa offerte di frutta, riso cotto e alimenti naturali, mentre alcuni uomini camminano tenendo un lungo telo di stoffa gialla e bianca che simboleggia il ponte di Dio.
Il giorno prima del Nyepi è conosciuto come Tawur Kesanga o Pengerupuk ed è il giorno in cui si cerca di cacciare gli spiriti maligni: i villaggi ed i quartieri vengono puliti, il cibo viene cotto per 2 giorni e le persone al crepuscolo iniziano a sbattere pentole e padelle, accendere torce e fare suoni spaventosi per le strade con l'intento di scacciare i demoni.
Questa usanza ricorda molto quella in uso nel Capodanno Cinese.
Nel tardo pomeriggio inizia la parata dell'Ogoh-Ogoh, mostri enormi in cartapesta e stoffa portati in processione per le strade.
Tra l'altro questo è l'unico giorno dell'anno in cui è permesso il combattimento dei galli, consentito perché lo spargimento di sangue è necessario al fine purificatorio.
Agli incroci delle strade sono collocati a terra offerte e cibo in modo da invogliare i demoni e gli spiriti maligni.
Una volta che i demoni si sono avvicinati, i sacerdoti cominciano a recitare maledizioni su di loro in modo da costringerli a lasciare il villaggio.
Ogni abitante del villaggio si unisce per aiutare, battendo pentole e lattine, per fare un sacco di rumore.
Il giorno del Nyepi tutto è fermo per fare in modo che i demoni non tornino: ognuno rimane all'interno delle loro case, non ci si potrebbe parlare o rispondere al telefono, ricevere ospiti, guardare la TV, ascoltare la radio o l'utilizzo qualsiasi apparecchiatura, le luci devono essere spente.
Le strade sono deserte , solo i servizi di emergenza e gli ospedali sono autorizzati a funzionare come al solito. I turisti ed i visitatori che si trovano a Bali nel giorno del Nyepi devono rimanere all'interno delle loro strutture alberghiere.
L'aeroporto Ngurah Rai Airport è chiuso per 24 ore.
Il giorno del Nyepi dovrebbe essere
trascorso in silenzio, dedicandosi alla preghiera o alla meditazione.
E 'un giorno di auto-controllo e di introspezione per raggiungere la purifcazione spirituale.
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